mercoledì 9 maggio 2012

If you need DVD Please give me a call.


Noi italiani siamo abituati a regole di una rigidità talmente elastica da confondere le idee, quindi ci siamo adattati ad una sorta di codice morale individuale che ognuno applica alla vita modificandolo all’occorrenza. Questo stato di cose ci infuria nel vederlo accadere agli altri, ma non appena riguarda noi, la nostra indulgenza si fa strada con la facilità di un coltello caldo che affonda nel burro.
Ebbene come diceva mia nonna: “tutto il mondo è paese” (che è un po’ la versione popolare della regola alchemica di Ermete: “…come in alto, così in basso…”), e anche Dubai non fa eccezione.
Vale tutto e vale niente a Dubai, le regole e le leggi sono severe e chiare, alcune bizzarre ai nostri occhi (vietato essere omosessuale), altre giuste come quella che impone il tasso zero di alcool nel sangue se guidi, del resto un taxi ti costa mediamente 4 euro a corsa.
L’alcool è forse l’unica cosa tassata, una birra media la paghi circa 7 euro e nel supermercato non esiste il reparto alcolici, puoi comprare birra, vino e grappa (in quantità limitata) solo al duty free appena sceso dall’aereo. (Ricordati di conservare lo scontrino, perché quello sarà il tuo giustificativo nel viaggio dall’aeroporto a casa, dopo di che scordati di portarti un paio di birrette in spiaggia).
I residenti hanno una tessera che consente loro di acquistare alcolici (un tot. al mese) in speciali negozi dalle vetrine oscurate, che da fuori danno l’idea di un posto losco e proibito con tanto di selezionatore all’ingresso che sta impalato con le gambe leggermente divaricate e mani raccolte sul davanti in tipica posa da rompitore di ossa.
Che palle! direte voi… ma invece no! Perché Dubai è meravigliosamente contraddittoria, se fai qualche km in più arrivi in un meganegozio chiamato Barracuda (forse non a caso) dove, senza tessera e senza limiti, trovi gente che riempie carrelli con cartoni di birre e di vino, dove anche noi abbiamo comprato alcool come se il giorno dell’apocalisse fosse vicino.
Certo poi sono affari tuoi nella strada dal Barracuda a casa, è un po’ una roulette russa dei poveri.
Vietato baciarsi e altre manifestazioni di affetto, vietato possedere materiale pornografico e oscurati tutti i siti del genere, ma poi esci e, in tutti i locali trovi prostitute che abbordano i vari manager, più o meno ubriachi, che si danno arie da seduttori.
In alcuni posti, chiamati “mignottodromi”, hanno la medesima aggressività delle loro colleghe di Patopong.
Quasi tutte le settimane una mano silenziosa infila sotto la mia porta un biglietto: hai bisogno di massaggi a domicilio? Certo, magari la schiena è così bloccata che non riesci a camminare, ci pensa lei, la fisioterapista nella foto che si sta succhiando l’indice della mano destra, mentre con la sinistra accarezza il suo reggiseno in pizzo bianco.
Se invece ti reggono le gambe, ad ogni angolo della città trovi Centri Benessere tutti decorati con immagini di orchidee e fanciulle dolcemente distese con tondi sassi neri allineati sulla schiena; ma niente di tutto questo succede lì dentro.
Magari vuoi un DVD a domicilio! C’è Mary! Abbiamo chiamato chiedendo che titoli annoverasse nel suo catalogo, lei ha risposto risoluta che ha tutto! Abbiamo chiesto allora se poteva passare alle 4 di notte, no problem sir!
Vietato andare al mare di sera, ma poi se ci vai vedi che c’è altra gente.
Vietato dormire insieme se non si è sposati, ma poi nessuno viene a controllare.
Infrangere le regole è un’esigenza umana che si manifesta anche a Dubai, certo se vieni pizzicato non te la cavi con due chiacchiere e una multa, ma forse anche per questo che è un po’ più eccitante.
Devi sapere dosare ribellione e disciplina perché ci sono cose sulle quali non si transige.
Vietati i gestacci in macchina, se li fai ad un Biancone poi quello fa la spia e ti arriva un multone che non puoi contestare.
Vietato importunare in genere, un ragazzo era in attesa del visto lavorativo che tardava ad arrivare, è andato a chiedere spiegazioni col suo italian style, magari un po’ troppo risentito e offeso da questo disservizio, ma l’hanno calmato subito con 4 ore di detenzione.
Vietato posizionarsi dal lato sbagliato per fare benzina, non si sgarra, piuttosto ti fanno fare mille manovre in un delirio di macchine in attesa, non c'è modo di convincerli: la benzina si fa dal lato giusto, altrimenti non si fa per niente.
E infine c’è la ferrea regola dell’umidità: la sera esci con una bella chioma setosa e lucente e poi torni con un maglione infeltrito arrotolato in testa: vietato uscire coi capelli sciolti.


 



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