giovedì 15 marzo 2012

I Bianconi

Diciamolo: tutti hanno un’opinione su Dubai pur non essendoci stati, c’è chi la ama e chi la detesta, io sono arrivata qui con l’animo di un’amante di boschi…
Eppure questa città disordinata, che assomiglia ad un’enorme quinta teatrale in allestimento, ha qualcosa di seducente, proverò a spiegarvelo in questo blog.
Innanzitutto colpisce il fatto che non ci sia un progetto urbanistico, neppure banale o casuale, ognuno s’è preso il suo lotto e c’ha fatto il proprio castello, soprattutto per noi italiani (con un silenzioso background di città imperiali impresso nei nostri occhi) è una cosa che si percepisce immediatamente, forse è anche per questo che i centri commerciali si sono ritrovati a sopperire una naturale esigenza umana: il ritrovo.
E credo che non sia solo spocchia infantile quella di dotarli di piste da sci, di palazzetti del ghiaccio o di acquari giganti, ma una loro soluzione ad un vero problema: mò che usciamo da ‘sti grattacieli, che famo?
Forse hanno sottovalutato il loro splendido mare, forse è colpa della loro fobia del corpo svestito, ma non sapendo cosa inventarsi hanno copiato gli hobby occidentali. (per fortuna hanno saputo dell’Acquafan di Riccione, così hanno costruito due parchi acquatici fantastici!! E presto aprirà anche un parco con giostre da far impallidire Gardaland)
Ecco sta cosa che devono esagerare in tutto, quest’indole fortemente tamarra, mi piace…e basta con ‘sta moderazione, con questa eleganza che limita gli istinti più sfrenati!

I Bianconi (© Alessandro Castriciano)
I Binaconi sono gli indigeni maschi, nessuna definizione calza meglio di questa coniata dal Castri, sono i padroni della città pur essendo la più grande minoranza della stessa, girano sciabattando in camicia da notte, sempre e solo impeccabilmente bianca. Nessuno indossa il camicione se non è perfettamente stirato e allacciato fino all’ultimo bottone, l’unica differenza sta nella federa che portano in testa, può essere bianca o di kefiah rosso, ma sempre stretta con un elasticone nero che mi agita il dubbio di quanto stringa la calotta cranica.
I Bianconi hanno tutte le età, ma difficilmente superano i 60, mi chiedo dove siano gli anziani di questo posto, i Bianconi non hanno fretta, guardano lontano un niente dando l’impressione di pensare a qualcosa di grave. Puoi osservare i bianconi in due pose: con cellulare e senza cellulare, ma non parlano sguaiati come la russa che a volte ti si siede affianco in metro.
I Bianconi hanno un segreto che non vogliono rivelare: si annoiano.
Sarà per questo che non li vedi camminare, ma buttare un piede avanti all’altro, indossando ciabattoni che farebbero invidia ad un pensionato tedesco… e non so come fanno, ma sia uomini che donne non calzano la loro ciabatta fino in fondo, riescono sempre a tenere l’ultima parte del tallone in sospensione sul suolo.
A loro comunque va ancora bene, la camicia da notte ufficiale della squadra femminile è nera, e credo sia un handicap riservato alla squadra più forte per rendere il gioco più equilibrato. Adesso è inverno, sono in piscina e se non mi bagno ogni 20 minuti mi sciolgo abbandonando per sempre questo mondo.
Alla squadra femminile però è concessa qualche frivolezza, è negli orli che una donna può esprimere la sua personalità: arricciati, a balze, ricamati, con paillettes o semplici per una giornata minimale.
Underwear:
Nessuno si è spogliato davanti al mio cospetto, posso parlarvi di questo solo per due motivi: sono un’osservatrice (con tanto di brevetto dei boy scout) e poi si sa, è proprio una legge della fisica: il bianco è trasparente, sia bagnato che asciutto.
I Bianconi sotto indossano intimo bianco, una t-shirt che cade sopra alla mutanda, o una canotta incalzata, per fortuna sono tutti accessoriati di panza, questa funge da tettoia lasciando cadere il camicione ben distante dalle pudenda. Delle donne posso dirvi solo che ogni tanto si apre uno spacco, e quando succede si vedono pantaloni di cotone o jeans, se hanno gonne e tacchi (mai meno di 12 cm, l’esagerazione è un imperativo nazionale) non si apre proprio un cappero.
I Bianconi quando girano in branco sembrano fantasmi bonaccioni e non puoi non guardarli, ti senti una falena perché di giorno riflettono una luce abbagliante, ma ti è impossibile distogliere lo sguardo.
A volte puoi vedere un Biancone in borghese, ma difficilmente una donna abbandonerà la divisa ufficiale, è una questione di orgoglio.

Coming soon:
- Le case e le strade
- I centri commerciali
- La burocrazia

 
sciabattando senza meta

 
giocatori di beach volley

 
cintura nera di shopping



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